BOZZA INTERVISTA
– Presentazione Marina e Claudio
– inizio intervista:
D: cosa sono le barriere architettoniche?
R: Tecnicamente le barriere architettoniche sono ostacoli fisici che impediscono alle persone con disabilità di accedere a edifici, spazi pubblici e servizi. Questi ostacoli possono includere scale, gradini, porte strette, bagni inaccessibili e molto altro.
Detta così sembra essere una tematica che riguardi solo una parte marginale e minoritaria della popolazione.
In realtà l’eliminazione delle barriere architettoniche porta benefici sia per le persone con disabilità che per l’intera comunità, promuovendo l’inclusione, migliorando la qualità della vita e offrendo opportunità economiche. È un investimento che porta vantaggi a lungo termine per tutti.
D: in che modo sarebbe un vantaggio per tutti?
R: Partiamo da
- Inclusione sociale: L’accessibilità consente alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita sociale, culturale ed economica della comunità. Ciò favorisce l’inclusione e la diversità, creando una società più equa e giusta per tutti.
- Miglioramento della qualità della vita: L’accessibilità permette alle persone con disabilità di svolgere le attività quotidiane in modo più indipendente e agevole. Ciò contribuisce a migliorare la loro qualità della vita e il loro benessere generale.
- Benefici economici: Un ambiente accessibile può attrarre un numero maggiore di visitatori, turisti e clienti. Ciò può avere un impatto positivo sull’economia locale, stimolando il commercio e creando opportunità di lavoro.
- Invecchiamento della popolazione: Con l’aumento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione, l’accessibilità diventa sempre più importante per garantire che le persone anziane possano vivere in modo indipendente e attivo.
- Sicurezza per tutti: Un ambiente accessibile è più sicuro per tutti, non solo per le persone con disabilità. Ad esempio, rampe e gradini a bassa altezza possono ridurre il rischio di cadute per le persone anziane o con difficoltà motorie.
D: Abbiamo visto l’importanza dell’eliminazione delle barriere architettoniche, ma chi è l’organo preposto ad individuarle ed eliminarle?
R: Allora, senza dilungarsi nel dire “la legge n…. dell’anno…. All’art….”, diciamo che nel 1978 compare questa norma fondamentale e in uno degli articoli si dice: – dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge -.
In questo articolo troviamo 3 cose importanti:
– chi lo deve fare, cioè le amministrazioni competenti, quindi l’amministrazione comunale.
– cosa devono fare; e sarebbe il piano di eliminazione delle barriere architettoniche detto peba
– entro quando; un anno dall’entrata in vigore della legge. Era il 1978, avrebbero dovuti essere preparati i peba entro la fine del 1979 e invece…
D: che tu sappia il comune di Sirmione è dotato di un peba?
R: Allora, nel 2020 con una legge regionale, regione Lombardia ha creato un portale chiamato “Registro Regionale Telematicodei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche”
Andando a verificare su questo registro Sirmione non c’è.
D: In fondo è solo dal 1978 che c’è quest’obbligo, in 44 anni avranno avuto cose più urgenti da risolvere. Ma Sirmione è bandiera lilla…
R: la bandiera lilla è sicuramente una iniziativa lodevole, ma non è un timbro che certifichi l’accessibilità. Sono una onlus e sul loro sito scrivono: “La Bandiera Lilla è il riconoscimento che viene assegnato con cadenza biennale ai Comuni che hanno una attenzione superiore alla media per il turismo accessibile”.
Già bisognerebbe capire, quantificare la misura di “ attenzione superiore alla media”
Quindi non fanno una valutazione puntuale del territorio con individuazione precisa dei punti deboli e soluzione.
Loro, e lo dichiarano, si pongono come stimolo per il miglioramento della fruizione degli spazi in ambito turistico.
Avere la bandiera lilla non significa “noi siamo a posto con l’accessibilità, il peba è solo un qualcosa in più!”
D: ma quanto “pesa” la bandiera lilla?
R: ripeto, sono iniziative di privati, loro nascono nel 2012 e ad oggi i comuni in Italia con la bandiera lilla sono 50; in Lombardia c’è solamente Sirmione. Se prendiamo tutto il lago di garda sono 3 comuni: Sirmione, Malcesine e Riva.
Il che non significa che non sia una buona idea, significa che non hai acquisito un certo peso, che non sei riuscito ad avere una forte “branding reputation”, come dicono quelli del marketing.
Ed è uno dei problemi del mondo della disabilità: l’incapacità di fare rete e diventare un soggetto con numeri importanti. Invece c’è una miriade di micro progetti iniziati da singoli e destinati ad avere un impatto minimo o a naufragare.
D: torniamo a Sirmione. Personalmente, da profano, ho l’impressione che Sirmione non sia messa male come barriere architettoniche. Non ho presente rampe di scale che impediscano l’accesso a qualche posto…
R: questo è uno degli errori più comuni per un non addetto ai lavori: pensare che la barriera architettonica sia il gradino. O meglio, si il gradino è una barriera ma, come detto all’inizio, è solo uno dei molteplici ostacoli.
Ti faccio un paio di esempi di ostacoli che andrebbero segnalati in un peba e che sfuggono alla classica classificazione di barriera architettonica:
zona Fenice, sul marciapiede della strada provinciale c’è un fontana che possiamo definire “incassata” con 3 o 4 zampilli. Di solito è attiva in estate e spenta fuori stagione turistica. Ecco, questo elemento è da considerare un ostacolo perché proprio sul percorso pedonale e senza protezione; una persona distratta, ipovedente o in carrozzina, potrebbero non notare questo dislivello e cadere nella vasca.
Oppure sul lungolago che conduce a porto Galeazzi, la pavimentazione è davvero scomoda in carrozzina e per ovviare a questo, molti mettono 2 ruote sulla parte in cemento dedicata alla raccolta delle acque piovane. Ecco, su questo percorso le grate dei pozzetti di raccolta dell’acqua sono disposte in modo parallelo al percorso, il che significa che le ruote della carrozzina ci possono finire dentro. Basterebbe girarli di 90 gradi ( se fossero quadrati ) e il problema sarebbe risolto.
— ARGOMENTO ALBERGHI C’ENTRA CON ARGOMENTO DEL PODCAST? —
D: Sirmione fa del turismo il motore principale della propria economia, come è dal punto di vista della ricezione alberghiera e extra-alberghiera la situazione accessibilità?
R: Non ti posso rispondere nello specifico su questo argomento perché bisognerebbe fare dei sopralluoghi presso ogni struttura.
In linea generale possiamo dire che le strutture più di alto livello, tipo 3, 4 e 5 stelle, dispongono sempre di camere accessibili e spazi fruibili. Non è una regola ferrea ma tendenzialmente è così. Scendendo di categoria ci sono più difficoltà.
Ma una cosa che voglio segnalare è che spesso anche le strutture più stellate e con camere accessibili, tendono a realizzare bagni che hanno un’estetica ospedaliera, con lavabi e wc così detti “speciali”, maniglioni ovunque: insomma più che una camera di hotel sembra di tornare in ospedale.
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Regolamento Edilizio Comunale (Approvato con delibera di C.C. n. 51 del 10/11/2021)
art. 102 comma 5